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Certificato COVID digitale UE: il Parlamento europeo e il Consiglio raggiungono un accordo sulla proposta della Commissione
La Commissione esprime soddisfazione per l'accordo provvisorio raggiunto il 20 maggio, dal Parlamento europeo e dal Consiglio sul regolamento che disciplina il certificato COVID digitale UE. Ciò significa che il certificato (precedentemente denominato "certificato verde digitale") è sulla buona strada per essere pronto a fine giugno, come previsto. L'accordo odierno è stato raggiunto in tempi record, a soli due mesi di distanza dalla proposta della Commissione.
A seguito dell'accordo raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il certificato COVID digitale UE:
- comprenderà la vaccinazione, i test e la guarigione;
- sarà disponibile in formato digitale e cartaceo, a scelta dei titolari, e conterrà un codice QR con firma digitale;
- sarà gratuito, potrà essere ottenuto facilmente e sarà disponibile anche per le persone che sono state vaccinate prima dell'entrata in vigore del regolamento sul certificato COVID digitale UE;
- potrà essere utilizzato dagli Stati membri anche per esigenze nazionali, purché questo sia previsto dalla rispettiva legislazione;
- gli Stati membri dovranno astenersi dall'imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica;
- la Commissione mobiliterà inoltre 100 milioni di € per aiutare gli Stati membri a fornire test a prezzi accessibili.
Prossime tappe
L'accordo politico dovrà ora essere adottato formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Il regolamento entrerà in vigore il 1o luglio, con un periodo di transizione di sei settimane per il rilascio dei certificati in quegli Stati membri che hanno bisogno di più tempo.
Parallelamente, la Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nella finalizzazione delle rispettive soluzioni nazionali per il rilascio e la verifica dei certificati COVID digitali UE e a fornire sostegno tecnico e finanziario agli Stati membri per aderire al gateway.