Raccontare le conquiste, le difficoltà, i traguardi, gli obiettivi del nostro Paese, perché tutti, e principalmente i giovani, se ne sentano sempre più partecipi, responsabili, e perché la “memoria” non sia un fardello, ma un impegno di vita, di bellezza, di creatività e una prospettiva.
È stato questo l’obiettivo della Prima Giornata Nazionale Giovani e Memoria che si è svolta il 31 ottobre a Roma.
L’evento – organizzato dalla Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), con l’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) e con l’ordine degli Architetti di Roma e provincia (l’OAR)– è stata un’occasione inedita per parlare della nostra storia come di una inesauribile fonte di stimoli, di memoria come guida nella costruzione della nostra identità e incoraggiamento per il futuro.
All’evento hanno partecipato più di 100 ragazzi, oltre a storici, divulgatori, autori, artisti. Durante la giornata proprio i giovani sono stati protagonisti di spettacoli di danza, prosa e performance visive (video, presentazioni, racconti, installazioni artistiche) . Un videomapping sulla facciata dell’Acquario ha concluso il programma.