Le iniziative europee nell’istruzione e la formazione sottolineano il ruolo crescente dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Mettono in evidenza che l’apprendimento deve comprendere l’intero spettro dell’apprendimento formale, non formale e informale per la promozione della realizzazione personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupabilità. Le competenze necessarie per permettere alle persone di informarsi e divenire cittadini attivi e responsabili possono essere acquisite attraverso l’apprendimento a tutto tondo. In particolare i giovani partecipano ad una vasta gamma di attività al di fuori dei sistemi di istruzione formale, nell’animazione giovanile e le associazioni giovanili, nello sport, il volontariato e le attività della società civile, in scambi internazionali e programmi di mobilità.
Principi di convalida nel settore giovanile
I principi fissati dalla Commissione Europea e il Consiglio d’Europa nel settore dell’apprendimento non formale e informale nelle attività giovanili sono: il carattere volontario e spesso auto-gestito, la motivazione intrinseca dei partecipanti, lo stretto legame con le aspirazioni e gli interessi dei giovani, l’approccio partecipativo e centrato sul discente, il carattere e la struttura aperta, la trasparenza e la flessibilità della costruzione dei piani di studio, la valutazione dei successi e le sconfitte in un processo collettivo, il “diritto di commettere un errore”, la preparazione delle attività con un atteggiamento professionale, a prescindere del fatto che l’attività venga gestita da professionisti o da operatori e formatori giovanili, la condivisione dei risultati con il pubblico interessato e un follow-up dettagliato.
- Documenti di lavoro per il riconoscimento
- Principi di convalida
Politiche a livello europeo
Il Consiglio d’Europa incoraggia gli Stati membri a promuovere pari opportunità attraverso il riconoscimento della formazione e le competenze acquisite dai giovani attraverso l’istruzione/l’apprendimento non formale ed individuando le diverse modalità di certificare le esperienze e le qualifiche acquisite in questo quadro. Tutti coloro che svolgono un ruolo di rilievo nel processo di elaborazione delle politiche legate all’istruzione devono tenere in considerazione il fatto che l’istruzione non formale è una parte essenziale nel processo di apprendimento e riconoscere l’istruzione non formale come elemento integrante nel processo di apprendimento permanente e le politiche giovanili. In seguito ad una Raccomandazione sulla promozione e il riconoscimento dell’apprendimento/istruzione non formale dei giovani, gli Stati membri sono chiamati “lavorare per lo sviluppo di standard efficaci di riconoscimento dell’apprendimento/istruzione non formale.
Il Libro Bianco per i Giovani della Commissione Europea sottolinea che “le associazioni giovanili, gli operatori sociali e le autorità locali in numerosi paesi sono impegnati in un lavoro approfondito con i giovani. Continuando ad essere innovativo e non formale (ed inserito nel pacchetto generale delle misure per l’apprendimento permanente), questo lavoro trarrebbe vantaggio da:
- maggiore chiarezza nella definizione dei concetti, delle competenze acquisite e degli standard di qualità;
- maggior riguardo per le persone coinvolte in queste attività;
- maggiore riconoscimento di queste attività;
- maggiore complementarità con l’istruzione e la formazione formale.
Sia la Commissione Europea che il Consiglio d’Europa hanno sviluppato una posizione e un’azione comuni [1] rispetto all’apprendimento/l’istruzione non formale nelle attività giovanili come parte delle attività di volontariato e della società civile, in particolare la convalida e il riconoscimento di queste attività.